Sur l’expression « Croce e delizia » : de la Traviata (I, 5) au film « Croce et delizia » de Simone Godano
L’expression « Croix et délice«
qu’utilise Virginie Despentes
en son article du Monde des livres d’hier vendredi 1er mars
_ cf mon article « Goliarda Sapienza, croix et délices » : deux pages consacrées aux « Carnets » de Goliarda dans Le Monde des Livres de ce vendredi 1er mars… _
a continué de me travailler.
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Et voici que ce samedi matin,
en ma revue de presse _ quotidienne _ sur le web,
sur la page de La Repubblica,
à la page Spettacoli,
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je tombe _ par serendipité de ma curiosité vagabonde et ouverte, et boulimique aussi _
sur ceci :
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Gassmann: « Il cinema deve raccontare questo clima di paure e diritti calpestati »
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Repzine L’attore innamorato di Bentivoglio in ‘Croce e delizia’, già in sala
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di ROCCO GIURATO
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Soit
l’information on ne peut plus factuelle
de la sortie ce 28 février sur les écrans italiens
d’un film,
de Simone Godano,
portant précisément ce titre
de Croce e delizia !!!
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Et peu après,
toujours par la Repubblica,
j’apprends aussi _ car je l’ignorais jusqu’alors _ que cette expression intriguante
de « Croce et delizia«
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provient du livret de Francesco Maria Piave
pour l’opéra de Verdi La Traviata,
à la scène 5 de l’Acte premier :
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« Un dì felice, eterea,
mi balenaste innante,
e da quel dì, tremante,
vissi d’ignoto amor.
Di quel amor che è palpito
del universo entero
misterioso altero
croce e delizia al core« .
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Sur une page de présentation de ce film,
j’ai découvert en effet ceci :
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L’espressione « Croce e delizia » si riferisce all’amore, che, come in molti sanno, è spesso tormento e nello stesso tempo motivo di gioia.
A definirlo per la prima volta così è stato Francesco Maria Piave nel libretto de La Traviata, una delle opere più famose di Giuseppe Verdi.
In particolare è Alfredo a cantare, nella quinta scena del primo atto: « Di quell’amor che è palpito/dell’universo intero/misterioso, altero/croce e delizia al cor« , descrivendo l’emozione che lo lega a Violetta, che non è certo un buon partito.
Anche nel film Croce e delizia, diretto Simone Godano, c’è una persona che non è esattamente la migliore da sposare, visto che è un po’ « ruspante » ed è dello stesso sesso dell’individuo che desidera portarla all’altare, cosa che taluni ritengono sconveniente.
Variante delle commedie matrimoniali in cui le famiglie tentano di osteggiare le nozze dei loro cari, l’opera seconda del regista di Moglie e marito è stata accostata da alcuni a Ferie d’agosto di Paolo Virzi, perché parla di una vacanza e perché mette a confronto due nuclei diversi che più diversi non si può: i Castelvecchio, che sembrano avere una mentalità aperta ma in realtà sono vanitosi e narcisisti, e i Petagna, più tradizionali, conservatori e « semplici« .
La risata, nel film, nasce dalle differenze fra i due gruppi, e anche dalle tenute di Alessandro Gassmann, tutto canotte, tute acetate e ciabatte. L’attore, che ha amato la maniera scanzonata in cui il film affronta il tema della diversità, ha fatto una bella scoperta sul set: la verve comica di Jasmine Trinca, che dal canto suo ci tiene a dire che non è snob come il personaggio che interpreta, venendo da una famiglia normalissima. Se l’attrice premiata con il David di Donatello per Fortunata interpreta la figlia di uno dei due « piccioncini« , il suo possibile fratello acquisito ha il volto di Filippo Scicchitano. Quest’ultimo è al suo secondo sodalizio artistico con Fabrizio Bentivoglio, con cui ha condiviso il set del film che l’ha lanciato: Scialla!, di Francesco Bruni. Bentivoglio ha già lavorato anche con Gassmann: ne Gli ultimi saranno ultimi, di Massimiliano Bruno.
Croce e delizia è un film che non prende le parti di nessuno (« Non ci sono buoni e cattivi« , dice il regista), ma va contro l’omofobia. A firmare il copione è stata Giulia Steigerwalt, che di pregiudizio aveva parlato anche in Come ti mi vuoi. La sceneggiatrice ha già collaborato con Godano per Moglie e marito. E’ anche la compagna di Matteo Rovere, che ha prodotto il film. Completano il cast Lunetta Savino, volto noto soprattutto della nostra tv (Un medico in famiglia) e Anna Galiena, apparsa nel 2016 ne La pazza gioia.
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Et j’apprends aussi que cette expression est même devenue proverbiale pour tous Les Italiens…
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Voici donc le Trailer officiel (de 1′ 38″) de ce film
Croce e delizia
de Simone Godano.
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Et voici aussi
cette interview _ bien intéressante _ de cet excellent acteur
qu’est Alessandro Gassmann
_ je l’avais découvert dans le très beau film de Ferzan Ozpetek Hammam, en 1997, il y a vingt-deux ans déjà ! ;
Alessandro Gassmann (né en 1965 ; il a 54 ans) est le fils des acteurs Vittorio Gassman (1922 – 2000) et Juliette Mayniel (née en 1936, elle vit toujours) _
à propos de ce même film :
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Alessandro Gassmann : « Oggi si ha paura delle diversità, il cinema ha il dovere di raccontarlo«
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Cf aussi cette double interview
d’Alessandro Gassmann et Fabrizio Bentivoglio,
toujours sur le site de La Repubblica, le 22 février :
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‘Croce e delizia’, Gassmann e Bentivoglio coppia gay :
« Le nuove famiglie sono fabbriche d’amore«
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Voilà
assez probablement _ j’ignore son degré de familiarité avec la langue italienne _
ce qui a conduit Virginie Despentes,
écrivaine et cinéaste,
a utiliser cette expression de « Croix et délices«
pour caractériser sa lecture maintenant des Carnets _ si puissants, en effet _
de la sublime Goliarda Sapienza…
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Une ultime remarque _ de bienheureuse sérendipité _ :
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Le film « Croce e delizia » de Simone Godano
a été tourné, devinez où ? :
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À Rome et Gaeta :
lieux éminemment goliardiens !!!
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Il y a bien un génie des lieux !
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Ce samedi 2 mars, Titus Curiosus – Francis Lippa