Posts Tagged ‘jeunes générations

En poursuivant la recherche concernant les personnes apparaissant dans le récit mémoriel du « Pain perdu » d’Edith Bruck…

10jan

Et en plus des questions posées par les cadres géographico-historiques du récit mémoriel que développe « Le Pain perdu » tout récent _ en 2021, par La nave di Teseo, editore, Milan _ d’Edith Bruck,

se pose aussi, au lecteur, la question de préciser bien davantage les identités des personnes,

souvent très rapidement esquissées dans le récit,

dans la mesure où ces identités-là ne concernent pas directement la puissance d’émotion du rapide et très vivant discours de celle qui se souvient et raconte les scènes qu’elle a alors vécues…

À commencer par les identités des parents plus ou moins proches _ époux compris, parfois floutés… _,

ainsi que leurs accointances, à un simple détour d’une scène, évoquées,

de la narratrice.

En remarquant aussi des variations d’identités,

en fonction de diverses sources trouvées au cours des recherches complémentaires effectuées…

Et même si, bien sûr, là n’est pas le fondamental,

c’est tout de même historiquement passionnant.

En sachant aussi que le désir si puissant de raconter et partager, par l’écriture, la vérité de ce qui s’est jadis passé,

constitue aussi une forme de lutte _ de l’auteur _ contre la course contre la montre de l’âge :

 

puisque celle qui écrit, en 2020, vient d’avoir, le 3 mai, 89 ans…

Et le souci de porter _ à nouveau _ un très fort et implacable témoignage de vérité devant les plus jeunes générations, lui est vraiment un devoir plus que vital :

absolument indispensable.

À suivre, donc…

Ce lundi 10 janvier 2022, Titus Curiosus – Francis Lippa

Alberto Moravia : 30 ans déjà, le 26 septembre 1990 ; un homme et un auteur d’une magnifique exigence de lucidité et liberté

30sept

Un article du Corriere della Sera _ du samedi 26 septembre dernier _ intitulé Moravia alla 30 anni dalla morte : « Scrittore indispensabile »

vient me rappeler la disparition, il y a 30 ans déjà, le 26 septembre 1990, du grand Alberto Moravia

(Rome, 28 novembre 1907 – Rome 26 septembre 1990).

et vient rafraîchir mes souvenirs tout frais

_ cf mes articles des 21 août, 22 août , 23 août, 24 août, et 19 septembre derniers :

 

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et _

de ma lecture, le mois dernier, du passionnant Piccola de Rosita Steenbeek,

que vient de traduire René de Ceccatty, aux Éditions Vendémiaire ;

et dans lequel Alberto Moravia (Alberto Pincherle) est très présent dans le récit de souvenirs de la narratrice

sous le nom d’Edoardo Pincrini.

Sans oublier, bien sûr, l’indispensable biographie d’Alberto Moravia, par René de Ceccatty,

parue aux Éditions Flammarion en 1990.

Voici cet article d’anniversaire-hommage, sous la plume d’Ida Bozzi :

Moravia a 30 anni dalla morte: «Scrittore indispensabile»

Nuovi titoli e un’eredità attuale dell’autore che visse l’Italia e la seppe interpretare _ voilà qui est magnifiquement bien vu. Antonio Debenedetti : era la cultura. Giorgio Montefoschi : giovani, leggete «La ciociara»

Moravia a 30 anni dalla morte: «Scrittore indispensabile»
Alberto Moravia (1907-1990) nella spiaggia di Sabaudia

Sono passati trent’anni, oggi _ samedi 26 septembre _, dalla morte di Alberto Moravia, testimone due volte del cambiamento dell’Italia novecentesca : una volta per averlo attraversato tutto — gli umori e le inquietudini del Paese prebellico, la fuga dopo l’8 settembre 1943 vicino a Fondi con Elsa Morante, le trasformazioni del Dopoguerra, le stagioni luminose o buie della società italiana, fino al 26 settembre 1990, quando Moravia morì — e un’altra volta per avergli dato nuovo corpo _ voilà , en son imageance singulière d’artiste extrêmement lucide ! _ in romanzi e racconti.

 Nelle immagini: i titoli di Alberto Moravia, editi da Bompiani per il trentennale: «Racconti 1927-1951» (pp. 520, euro 18)
Nelle immagini : i titoli di Alberto Moravia, editi da Bompiani per il trentennale : «Racconti 1927-1951» (pp. 520, euro 18)

In questi anni, anche per l’avvicinarsi del trentennale, sono tornate in libreria per Bompiani molte opere dello scrittore : quest’anno I racconti (1927-1954), il quinto volume delle Opere e la raccolta di scritti L’America degli estremi, che offre lo sguardo del Moravia «inviato» e poi scrittore sulla società d’Oltreoceano. Ma qual è oggi l’attualità e la forza dell’autore di Agostino, de Gli indifferenti, de Il conformista, in un Paese che non è più lo stesso del secolo scorso e in un momento storico in cui ogni equilibrio geopolitico (ma anche ogni equilibrio interiore, e Moravia fu pure un grande indagatore dell’interiorità) è mutato rispetto al Novecento ? Che cosa può incontrare, oggi, un giovane che legga le opere di Moravia (e quali) ?

«L’America degli estremi» (in libreria dal 7 ottobre, pp. 528, euro 22)
«L’America degli estremi» (in libreria dal 7 ottobre, pp. 528, euro 22)

«Se Roma è stata negli anni dopo la Seconda guerra mondiale — inizia lo scrittore Antonio Debenedetti — una capitale culturale mondiale come Londra e Parigi, si deve a Moravia e al suo modo anche fisico di esserci, di essere presente. Era presente quando si parlava di cinema, di arte, anche di musica». Debenedetti ricorda quella presenza, lo rivede nelle case romane, in cui «si entrava — racconta — e c’era Gadda vicino alla porta, Ungaretti in una stanzina più in là, e poi Moravia : ci si sentiva in mezzo agli dèi»; e rammenta l’edizione del premio Strega del 1952, «che aveva due grandi concorrenti quell’anno : Moravia e Gadda. Hanno votato Moravia, perché per tutti loro lui era, in quel momento, la cultura italiana».

 «Opere/5» (pp. 1650, euro 50). Bompiani sta preparando una serie di iniziative sull’autore in collaborazione con il Fondo Moravia
«Opere/5» (pp. 1650, euro 50). Bompiani sta preparando una serie di iniziative sull’autore in collaborazione con il Fondo Moravia

«Moravia è indispensabile — continua Debenedetti — per capire la Roma del Dopoguerra : lui è riuscito a scrivere nei suoi racconti il mutamento dei volti, delle facce delle ragazze romane, dalla Liberazione a quando, pochi anni dopo, le vedevi passare sul sedile della Vespa con i capelli al vento».
Proprio i Racconti romani (1954) restano secondo Debenedetti un testo insostituibile anche per i giovani del post-pandemia, e ne spiega il motivo : «I ragazzi di oggi, che sono impegnati ad esempio nella battaglia di questi giorni per andare a scuola, stanno comprendendo tutto quello che hanno fatto le generazioni precedenti. Si sentono impegnati contro il virus, che è come un esercito d’occupazione, che avanza con il passo dei soldati : questa generazione vuol sentirsi degna di questa battaglia, dicono : “Noi combattiamo il virus”. Questo è importantissimo : e Moravia, il Moravia dei Racconti romani, ha dato il senso di una società che muta e che deve lottare per mutare».

Sull’attualità dell’opera moraviana, lo scrittore Giorgio Montefoschi risponde, sulle prime, con una battuta : «Siamo quasi tutti non attuali, in questo momento, quindi anche Moravia…». Poi continua : «Guardandomi intorno, vedo che la letteratura di oggi è molto “commissariata”. Cioè, è attuale se nel tuo romanzo hai un commissario di pubblica sicurezza. Quindi dico : Moravia è un grande scrittore. Punto».

E per quanto riguarda il romanzo che i giovani di oggi dovrebbero leggere, Montefoschi non ha dubbi, indica in primo luogo un’intera stagione della produzione moraviana (dall’esordio nel 1929 fino al 1960) e poi si ferma con sicurezza su un titolo : «Oltre a Gli indifferenti, e a tutte le altre opere di Moravia fino a La noia, io consiglio in particolar modo la lettura de La ciociara, romanzo bellissimo cui deve molto La Storia di Elsa Morante. Perché devono leggerlo ? Perché qui i giovani possono trovare un grande racconto della guerra, la storia di questa madre e di sua figlia, trovano un’epoca che non è tanto lontana dalla nostra, e soprattutto trovano un bel romanzo. Non trovano, invece, il commissario…».

Un riche et très intéressant article,

qui marque bien l’importance, aujourd’hui, pour les Italiens et en Italie,

de l’œuvre _ tant d’essais (et d’articles) que de romans _ qu’a laissée Alberto Pincherle,

ou plutôt l’auteur qu’est devenu, par son travail inlassable d’imageance lucide, Alberto Moravia.

On aimerait bien que les médias français de 2020

offrent aux Français d’aujourd’hui, et en France,

des articles de cette lucidité-là ;

à destination, aussi, des lecteurs de journaux aujourd’hui,

et tout particulièrement ceux des jeunes générations : apprendre à vraiment mieux comprendre le présent, comme le passé _ pour mieux construire l’avenir _, est tellement capital

pour notre liberté !

Ce mercredi 30 septembre 2020, Titus Curiosus – Francis Lippa

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