en sa merveilleuse version remastérisée en 2019 _ in le double CD « etiennedahoeden« , deluxe remastered (1996-1998), Warner Music 954 715 6 : somptueux.
…
…
Étienne Daho en a composé les paroles, superbes, et s’adressant à nous tous _ écoutez-en ici le récit de la composition en cette vidéo (de 5′ 24) parue sur le site des Inrockuptibles… _,
et la chante ici (en 4′ 04) avec un art, une diction-prononciation, et une voix (!) d’un charme absolument confondant…
…
…
Et pour encore mieux la goûter,
en voici les cryptiques paroles rimées
_ j’admire particulièrement l’art subtil et magnifique de la prononciation (la profondeur infiniment tendre et dénuée d’affectation de ses « on« et de ses « en« …) qu’y met Étienne Daho en la douceur très simplement caressante de cette si touchante, naturelle et sobre interprétation remastérisée de 2019 : c’est superbe ! _ :
…
…
Un matin comme tous lesautres Un nouveau Paris Rechercherun peu de magie Dans cette inertie morose
Clopin clopan sous la pluie
Jouerle rôle de sa vie Puis un soir le rideau tombe C’est pareil pour tout l’monde
Rester debout maisà quel prix Sacrifier soninstinct etsesenvies Lesplusessentielles
Mais tout peut changeraujourd’hui Etle premier jour du reste detavie Plus confidentiel
Pourquoi vouloir toujours plus beau Plus loin plus haut Et vouloir décrocher la lune Quand on a les étoiles
Quand les certitudes s’effondrent En quelques secondes Sache que du berceauàla tombe C’est dur pour tout l’monde
Rester debout maisà quel prix Sacrifiersoninstinct etsesenvies Les plus confidentielles
Mais tout peut changeraujourd’hui Etle premier jour du reste detavie C’est providentiel
Debout peuimporte le prix Suivre soninstinct etsesenvies Les plus essentielles
Tu peux exploseraujourd’hui
Etle premier jour du reste detavie Nonaccidentel
Oui tout peut changeraujourd’hui Etle premier jour du reste detavie Plus confidentiel
…
…
Source : LyricFind
…
Paroliers : Étienne Daho / Guy David Batson / Jonathan Edward Male / Sarah Cracknell
È MORTA MILVA, LA « ROSSA » DELLA CANZONE D’AUTORE
…
DI ANNA BANDETTINI
…
CANTANTE E ATTRICE, AVEVA 81 ANNI. SOFISTICATA INTERPRETE PREDILETTA DA AUTORI, REGISTI E COMPOSITORI COME STREHLER E PIAZZOLLA, BATTIATO E VANGELIS, BERIO E MORRICONE, SI È DIVISA TRA MUSICA E TEATRO. NEL 2010 AVEVA ABBANDONATO LE SCENE. MARTEDÌ LA CAMERA ARDENTE AL PICCOLO DI MILANO
…
24 APRILE 2021 3 MINUTI DI LETTURA
…
…
Nel 2010 sulla sua pagina Facebook aveva scritto una lettera bella e commovente. « Dopo cinquantadue anni di ininterrotta attività, migliaia di concerti e spettacoli teatrali sui palcoscenici di una buona metà del pianeta, dopo un centinaio di album incisi in almeno sette lingue diverse, ho deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera (…) che credo grande e unica, non solo come cantante ma come attrice ed esecutrice musicale e teatrale (….). Ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro« .
A undici anni da quel saluto, Milva ha dato addio alla vita. La « Rossa« , come la sua famosa fulgida chioma di capelli ramati, è morta a 81 anni: da un po’ aveva perso la coscienza del tempo e della memoria, viveva nella casa di via Serbelloni, pieno centro di Milano, con la fida segretaria Edith e l’affetto incondizionato della figlia, Martina Corgnati, critica d’arte.
la camera ardente sarà allestita nel foyer del Piccolo Teatro Strehler, martedì 27 aprile, dalle 9.30 alle 13.30. I funerali seguiranno in forma strettamente privata. Lo ha comunicato il Piccolo.
Con Mina e Ornella Vanoni, è stata protagonista della musica italiana dagli anni Sessanta, ma, più irrequieta e volitiva delle colleghe, Milva ha saputo cambiare e trasformarsi, usando curiosità, bravura, versatilità per costruire una carriera unica, lunga oltre mezzo secolo, 173 album e lanciata in più direzioni, talvolta anche opposte: cantante ma anche attrice, pop a Sanremo, dove fu in gara per quindici volte – senza mai vincere (e le scaramucce non sono mancate) – engagé come interprete dei canti della Resistenza, di Bella ciao, delle Canzoni del tabarin e dei Canti della libertà ; protagonista alla Deutsche Oper di Berlino con I sette peccati capitalidi Brecht e Weill e conduttrice di Al Paradise il varietà del sabato sera, fino a diventare la sofisticata interprete prediletta di autori, registi e compositori come Giorgio Strehler e Astor Piazzolla, Franco Battiato e Vangelis, Luciano Berio ed Ennio Morricone.
Maria Ilva Biolcati era nata a Goro (e la « pantera di Goro » è stato a lungo il suo nomignolo), il 17 luglio del 1939. « A 7 anni insistevano con mia madre di farmi cantare, lei minimizzava« , ricorderà. Giovanissima, nel 61, ventiduenne timida e naif, magra e longilinea come è sempre rimasta, dotata di una estensione vocale straordinaria, approda al festival di Sanremo, dove si qualifica terza con Il mare nel cassetto.
…
Addio a Milva, a Sanremo 2018 il premio alla carriera: dopo l’annuncio di Baglioni scatta l’appla
…
Quello stesso anno debutta nel cinema (La bellezza d’Ippolitaaccanto a Gina Lollobrigida) e sposa Maurizio Corgnati regista televisivo, intellettuale, parecchio più anziano (« mi sentivo la sua bambina« ), un pigmalione che avrà su Milva una influenza importante, come non accadrà, dopo la separazione, con altri compagni, gli attori Mario Piave e Luigi Pistilli, il filosofo Massimo Gallerani.
…
Addio a Milva, l’esibizione a Berlino nel 1990: “Alexanderplatz” davanti alla Porta di Brandeburgo
…
Ha già assimilato ricchezze e successo – nel ’62 era approdata all’Olympia di Parigi – quando nel 1965 Paolo Grassi invita Milva al Piccolo a interpretare i Canti della Libertà, il primo passo di un trentennale sodalizio con Giorgio Strehler che con lei farà Io, Bertolt Brecht e poi la dirigerà in Milva canta Bertolt Brecht e in Io, Bertolt Brecht N°2 con Tino Carraro. « Strehler amava la mia umiltà. A lui devo tutto quello che so, così come a Maurizio Corgnati: mi hanno insegnato tanto e mi mancano molto« , dirà.
…
Addio a Milva, nel maggio 2020 il cameo dell’artista in un videoclip collettivo sulla pandemia
…
Strehler fa di Milva una delle più accreditate interpreti del repertorio brechtiano, in Italia e perfino in Germania, e la sceglierà come indimenticabile Jenny delle Spelonche nell’edizione del ’73 dell’Opera da tre soldi accanto a Domenico Modugno, che indossava i panni di Mackie Messer.
…
Addio a Milva, i messaggi di cordoglio sui social: « Era la voce della cultura«
…
La voce, la capacità di adeguarsi a qualsiasi genere di musica, la facilità a parlare lingue straniere fanno il resto : Milva diventa una delle grandi interpreti della musica colta e d’autore. Incanta il pubblico tedesco con i Lieder (riceverà la prestigiosa Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania), affascina anche i francesi con la versione italiana di Milord di Edith Piaf, entra nelle hit parade con La filanda dal repertorio di Amalia Rodrigues, diventa la voce preferita di Mikis Theodorakis, senza contare le incursioni nella musica colta d’avanguardia, come quando alla Piccola Scala di Milano, interpreta il Diario dell’assassinata di Gino Negri e alla Scala La vera storia, di Luciano Berio, tratta da Calvino, con esiti trionfali tanto che replicò all’Opéra di Parigi, al Maggio Fiorentino, all’Opera di Amsterdam….
Dagli anni Ottanta prolificano le collaborazioni importanti : con un grande regista come Peter Brook (tra gli esiti c’è El tango poi curato da Filippo Crivelli), con Astor Piazzolla, Franco Battiato (gli album Milva e dintorni con la bellissima Alexanderplatz, Svegliando l’amante che dorme e l’ultimo del 2010 Non conosco nessun Patrizio), Vangelis (Dicono di me), canta Luigi Tenco, Fiorenzo Carpi, Fabrizio De André, Alda Merini, Enzo Jannacciche la avvicinò al suo surreale mondo con l’album La Rossa.
…
Tra gli ultimi impegni il teatro : La Variante di Lüneburg dal libro di Paolo Maurensig e a Vienna Der Besuch der alten Dame (La visita della vecchia signora) di Durrenmatt dove recita nientemeno che in lingua tedesca. Infine, nel 2018 il Festival di Sanremo di Claudio Baglioni le assegna il premio alla carriera e nel ringraziamento letto dalla figlia Martina sul palco dell’Ariston, Milva si rivolge ai giovani : « La musica spazza via la polvere dalla vita e dall’anima degli uomini. Ma perché questo accada bisogna studiare e attingere dal passato« . E il « passato » che Milva lascia è nel segno del coraggio, di quando cantava, prima che si parlasse dei femminicidi, la femminilità negata in Sono felice o Uomini addosso, un grido contro la violenza contro le donne.
…
…
Bien peu de voix,
et d’art de la diction,
me touch(ai)ent si profondément autant que les siens.
…
…
Et lors de voyages en Italie,
je me mettais en recherche de quelques uns de ses CDs, si mal diffusés _ indisponibles en France…
…
…
Très vite,
j’ai pu trouver sur youtube des aliments un peu substantiels pour combler mon désir de la ré-entendre,
en attendant de rechercher les quelques CDs que j’ai d’elle,
bien cachés en quelques recoins de ma discothèque…
Puis je suis tombé sur ce chef d’œuvre bouleversant qu’est l’album de 1982 intitulé Milva e Dintorni(à cliquer aussi !), sur de somptueuses chansons de Franco Battiato…
…
…
En voici le texte de celle qui est peut-être ma préférée : « Poggibonsi » :
…
Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata ! Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata… Nei rari giorni di libera uscita aspettavamo sotto dei fanali, le case sembravano deserte tutte uguali a caserme, quel giorno ci sorprese il capitano : « Fate qualcosa per distrarli un poco… »
Cantare per non morire, cantare, eh eh…
Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata ! Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata…
Il primo giorno di convalescenza vendemmo un accendino marocchino a soldati che stavano seduti in un locale da ballo, che voglia avevo di mandare a casa lo zucchero e il caffè a mercato nero…
Cantare per non morire, cantare, eh eh…
Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata… L’ultimo giorno di liberazione vedemmo i gerriglieri del Bengala sfilare come bellezze al bagno a Cesenatico, che voglia avevo di tornare a casa per ridere e scherzare come un tempo…
Cantare per non morire, cantare, eh eh…
Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata ! Poggibonsi è stata evacuata e Gerusalemme liberata…
…
…
Ce dimanche 25 avril 2021, Titus Curiosus – Francis Lippa
Chile llora la muerte de su cantante más internacional, Lucho Gatica. El rey del bolero ha fallecido la tarde de este martes a los 90 años en Ciudad de México, donde vivía desde hace más de medio siglo. El Gobierno ha decretado un día de duelo oficial por la muerte del artista de extensa trayectoria, famoso en toda América y en España. “¡Buen viaje! Te amo”, escribió en su cuenta de Instagram su hijo, el actor mexicano Luis Gatica, junto a la imagen de un crespón negro.
…
La causa de su muerte por el momento se desconoce, pero su deceso remeció a los países iberoamericanos, donde su prestigio se propagó desde mediados del siglo XX gracias a interpretaciones de boleros como Historia de un amor, El reloj, Contigo en la distancia o La barca. “Era un símbolo cultural. Lucho Gatica hizo lo imposible : ir a venderle boleros a los mexicanos y conquistarlos. Era su marca y su atrevimiento”, señaló la periodista Marisol García, especialista en música popular chilena, en una entrevista en una radio local.
…
A través de su ministra de Cultura, Consuelo Valdés, el Gobierno chileno reaccionó a su deceso: “Mi más sentido pésame a la familia y amigos de Lucho Gatica, reconocido con la Orden al mérito artístico cultural Pablo Neruda 2012, quien con su enorme talento conquistó grandes escenarios del mundo, dejando una huella imborrable en un género musical”. El ministro del Interior, Andrés Chadwick, agregó que “fue y será un gran embajador » del país.
…
Fue admirado por la gente y por sus pares. “Dicen que The Beatles escuchaban a Lucho Gatica”, señaló García, la investigadora chilena. “Nómbrenme a cualquier cantante realmente famoso del mundo y seguro tendrá opiniones de admiración sobre este bolerista”. La fotografía que lo retrata conversando con Elvis Presley revela “el peso que llegó a tener el bolero como género”, agregó la periodista. “Cruzó países, gustos, generaciones. Y Gatica fue el emblema de ese género y su voz más rutilante y admirada. Nunca se despegó de Chile y su voz se educó en este país”.
…
Se sabía poco de su vida actual. Una de las últimas veces que se le vio en público fue en la Feria del Libro de Guadalajara, en 2012, cuando Chile fue el invitado del encuentro y Gatica compartió su música con la comunidad de chilenos residentes y los artistas invitados.
…
El pasado 11 de agosto, en su ciudad natal, Rancagua –a unos 100 kilómetros al sur de Santiago de Chile–, se celebró su 90 cumpleaños. En el teatro regional de la ciudad se inauguró una estatua de bronce de dos metros que lo retrata junto a su hermano Arturo, con quien comenzó en el canto. En el homenaje estuvo presente Juanita, una de las hijas del intérprete: “Mi padre siempre trabajó con la conciencia de que aportaba algo más allá de él”, señaló en aquella ocasión, según la crónica del evento escrita por la periodista García. “A mi papá lo quieren en Cuba, lo quieren en España, lo quieren en Brasil, en México y en tantos países, pero por supuesto que este cariño chileno es diferente y especial para él”, destacó la hija mexicana del cantante. “Todo esto está hermoso, y qué padre sería que él estuviese aquí. Le encantaría verlo”.
…
…
…
…
…
Gatica festejó su 90 aniversario en la casa de otra de sus hijas, Aída, en Ciudad de México. Sus 11 nietos le regalaron el registro en estudio con sus voces a cargo de un popurrí de varios boleros que él ayudó a volver universales. De acuerdo a la crónica, el cantante vivía “bajo los cuidados requeridos por una diabetes y el parcial deterioro cognitivo, alejado del canto profesional, aunque no de la vida social ni del entusiasmo por la música”. En sus últimas semanas de vida, ponía discos y pasaba horas cantando solo en casa.
…
En sus 70 años de carrera, participó en 15 películas y grabó 13 discos de estudio. El último en 2013, a los 85 años. Lo tituló Historia de un amor y versionaba algunos grandes éxitos con dúos con Miguel Bosé (Sabor a mí), Michael Bublé (Quizás, quizás) o Laura Pausini (Historia de un amor). Lucho Gatica era una leyenda en Iberoamérica y fue México su segunda patria, porque desde ese país internacionalizó su carrera. “Fue un reto ir a cantar boleros a México, patria de los mejores boleristas, pero yo tenía mucha fe en mi trabajo y salí airoso« , declaraba Gatica en 1990. “En los últimos años, el gusto popular se ha decantado más por las baladas que por los boleros”, reflexionaba el cantante. “Pero en el fondo es lo mismo : la balada es una continuación del bolero, siguen siendo igual de románticas”.
…
Nacido como Luis Enrique Gatica Silva –Pitico le llamaban sus siete hermanos–, a los 13 años comenzó a cantar en Rancagua. En la adolescencia se mudó a la capital para terminar sus estudios de secundaria, que pronto abandonó por la música. En 1946, a los 18 años, cantó Tú, dónde estás en el programa radiofónico La feria de los deseos, del locutor Raúl Matas, que empujó su primera grabación profesional a finales de la década. Gracias a su voz, Chile dejó de lado su tradición tanguera y se inclinó por el bolero, aunque el cantante dejó el país en 1957, cuando se instaló en México después de una gira por Iberoamérica.
…
Pero su fama incluso traspasó las fronteras de América y España. La productora y distribuidora estadounidense de cine Metro-Goldwyn-Mayer lo invitó a varias fiestas que organizaba y a las que acudían grandes celebridades de la época como Nat King Cole. Desde 2008, el artista contaba con una estrella con su nombre en el Paseo de la fama de Hollywood.
…
Su influencia fue relatada en joyas de la literatura latinoamericana, como en La tía Julia y el escribidor, de Mario Vargas Llosa. “El paso de Lucho Gatica por Lima fue adjetivado por Pascual en nuestros boletines como ‘soberbio acontecimiento artístico y gran hit de la radiotelefonía nacional’. A mí la broma me costó un cuento, una corbata y una camisa casi nuevas”, señala uno de los pasajes de la novela. “Solo me di cuenta cabal de su fama cuando noté las colas de mujeres, en la calle Belén, esperando pases para la audición”.
…
…
Ce jeudi 15 novembre 2018, Titus Curiosus – Francis Lippa